In questi tempi il mondo dello spettacolo con la sua cultura è cambiato, è angosciato. L’epidemia ha messo a dura prova il sistema culturale, che però, non demorde.
il coronavirus sta mettendo in ginocchio tutto il settore della cultura e della creatività della Italia, e non solo. i professionisti sono bloccati, congelati, fino a data da destinarsi. quali sono le preoccupazioni che maggiormente emergono? c’è una grande preoccupazione nel mondo della cultura per ciò che potrebbe accadere con i coprifuoco ormai diffusi in tutte le regioni o con nuovi lockdown che il governo potrebbe imporre nei prossimi giorni a causa dei contagi del covid-19. musei, cinema, teatri e sale concerto non sono considerati attività con beni di prima necessità e dunque, nonostante non abbia fatto registrare casi di positività o di contagio, sarà tra i settori destinati a soccombere. gli addetti ai lavori cominciano dunque a lanciare al governo i primi appelli, per chiedere di mitigare le misure restrittive per il settore. una nuova chiusura comporterebbe per il settore gravi problemi di sostenibilità. “bisogna trovare delle soluzioni che non vadano contro le disposizioni ma armonizzino la situazione che stiamo vivendo, partendo proprio dal fatto che le sale cinematografiche e teatrali dal punto di vista sociale sono tra le situazioni più sicure”, ha sottolineato, in un’intervista a panorama, lionello cerri, fondatore e amministratore delegato di anteo spaziocinema.
perdere anche lo spettacolo delle 20:30 sarebbe un disastro. i cinema e i teatri si impegnano a chiudere le sale alle 23, ma come agis e anec regionale abbiamo chiesto alla regione lombardia di concedere allo spettatore quei 20-30 minuti che occorrono per tornare a casa. tutto può essere facilmente controllato dalle autorità visto che lo spettatore sarebbe munito di biglietto, che attesta giorno e orario dello spettacolo. bisogna trovare formule intelligenti che permettano comunque di far vivere alle persone una loro socialità al di fuori della loro casa. e anche per scongiurare quello che alla fine è simile a un lockdown. dobbiamo trovare soluzioni che ci autolimitano ma ci garantiscono, tra noi cittadini. non possiamo pensare di arrivare a una situazione di completo lockdown, che sarebbe un disastro collettivo per tutti quanti”. sul fronte dei musei, roberto grandi, presidente dell’istituzione bologna musei, che a bologna today ha evidenziato come i musei siano tra i luoghi più sicuri ma anche tra i più colpiti, dal momento che devono fare a meno dei turisti stranieri e degli studenti, col risultato che le presenze sono diminuite del 50%.
i musei sussistono comunque a forti problemi di bilancio, al momento colmati grazie ad alcune mostre. in parlamento, a farsi carico delle preoccupazioni e delle incertezze del settore è stata la senatrice daniela sbrollini di italia viva che chiede di sapere “quali specifiche iniziative il ministro in indirizzo intenda attivare al fine di mitigare e contemperare le misure predisposte dalle regioni che rischiano di colpire ulteriormente il settore dei teatri, dei cinema e degli spettacoli con presenza di pubblico, anche in considerazione della grande azione di prevenzione messa in atto dal settore nel suo complesso durante i mesi scorsi e della necessità di garantire al comparto il necessario sostegno economico in che modo, coloro che si sono sentiti maggiormente attaccati, hanno reagito a questo periodo? piazza duomo è tutt’altro che affollata, il mondo della musica italiana si ritrova per raccontare che cosa sta succedendo a un’intera industria messa in crisi dal coronavirus. molti artisti si ritrovano nelle piazze a protestare.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento Scuola di cinema Roma data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)